Il maestoso Su Nuraxi di Barumini
patrimonio mondiale UNESCO, Su Nuraxi è probabilmente il più importante sito nuragico giunto ai giorni nostri. Costituito da un bastione fortificato attorno a cui si sviluppò un villaggio di capanne, trasuda il fascino di una cultura millenaria
La civiltà nuragica rappresenta la cultura delle popolazioni autoctone sarde più autentiche, quelle che erano stanziate sull’isola già 1500 anni prima di Cristo e che rimasero fino all’arrivo in massa di cartaginesi prima e romani poi. Tutta la Sardegna è disseminata di loro testimonianze e una delle più imponenti si trova proprio a Barumini: naturalmente parliamo del celebre villaggio nuragico di Su Nuraxi, il cui nucleo più antico risale al XVI secolo avanti Cristo.
Il complesso si è sviluppato nel corso di secoli attorno a un nuraghe quadrilobato, un bastione composto da una torre centrale in blocchi di basalto alta diciotto metri e da altre quattro laterali più piccole collegate da una cinta muraria provvista di ballatoio. All’interno si trovava un cortile interno con un pozzo. Le pareti delle costruzioni, realizzate con blocchi di pietra, erano provviste di porte e finestre utilizzabili, fatto che all’epoca era tutt’altro che scontato.
Il bastione, oltre ad essere un’efficace torre di avvistamento in caso di attacchi nemici, era la sede delle milizie e il centro politico del villaggio nuragico che si sviluppò tutt’intorno. Questo era costituito da capanne circolari in pietre murate a secco e tetti in legno; se ne sono conservate una cinquantina ma, in base a studi recenti, si stima che la popolazione totale fosse di un migliaio di abitanti. Differenze nelle abitazioni fanno supporre che ci fosse una sorta di gerarchia sociale tra agricoltori, allevatori e persone di rango più elevato. Nel IX-VIII secolo fu addirittura dotato di fognature. L’importanza di Su Nuraxi è tale che nel 1997 è entrato nei siti Unesco patrimonio mondiale dell'umanità.