Storia

Isili nell'età antica, dalle guerre puniche a Roma

durante le guerre puniche, Isili fu dalla parte di Cartagine. I romani conquistarono la zona della Barbagia nel 177-176 a.C. con Tiberio Sempronio Gracco, fondando numerosi insediamenti come Pilianus, Atzinnara e Corteghiani

Le origini dell’abitato di Isili si perdono nell'oscurità dei tempi: secondo una leggenda riportata in un manoscritto della biblioteca dell'Università di Cagliari, pare che il paese fosse stato edificato dagli Ilienses, i reduci scappati dalla città di Troia durante l’assedio greco riportato nell'Iliade. Ciò che si sa per certo è che, durante le guerre puniche fra nuragici e cartaginesi, Isili si trovava nella zona di influenza di questi ultimi. L’eredità punica è ancora presente nei resti di insediamenti come  Pilianus, Atzinnara e Corteghiani.  

Isili si trova nella Barbagia, la zona della Sardegna che oppose la resistenza più strenua alle truppe romane che invasero l’isola a partire dal III secolo a.C., a differenza delle zone costiere che vennero conquistate in modo relativamente facile. La vittoria decisiva per i romani avvenne nel 177-176 a.C., quando l’esercito guidato da Tiberio Sempronio Gracco riuscì ad avere la meglio sugli autoctoni. Secondo lo storico Livio, caddero uccisi oltre ventisettemila barbaricini. 

Isili divenne quindi una parte dell’Impero Romano e combatté per i nuovi padroni contro i limitrofi ribelli Galillensi. I romani eressero numerosi insediamenti, tra cui vanno ricordati Biora e Bidda Beccia, nei quali sono stati rinvenuti numerosi reperti: statue, monete, vasellame e una colonna miliaria traslata nella chiesa campestre di Santa Maria Alenza. Gli insediamenti eretti dai romani furono rasi al suolo dai pirati saraceni e dalle pestilenze che si susseguirono durante il medioevo e l’età moderna.

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